Leggero come un caffè. I brividi arrivano dalle citazioni:

"Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?"

"Come una piccola luce nel buio, mi ritornò alla memoria una frase di Hannah Arendt.

Il rimedio all'imprevedibilità della sorte, alla caotica incertezza del futuro è la facoltà di fare e mantenere promesse."

"Adorno diceva che la forma più alta di moralità è non sentirsi mai a casa, nemmeno a casa propria."

(Gianrico Carofiglio, Le perfezioni provvisorie, Sellerio, Palermo 2010, pag.283,329,333)

L'autore rivela anche il mistero del titolo:

"In quel momento capii perchè i surfisti sono così pazzi e perchè l'unica cosa che davvero gli importa è salire sull'onda e rimanerci il più a lungo possibile. Il resto si fotta. Non c'è niente di più perfetto di quella provvisorietà."

(Gianrico Carofiglio, Le perfezioni provvisorie, Sellerio, Palermo 2010, pag.329)

Invece qualcosa c'è. Sono le "perfezioni" del protagonista. I suoi continui ricordi che affiorano dal passato. Ricordi perfetti perchè ricostruiti con la passione di chi assapora l'accaduto ricostruendolo senza sbavature. L'accaduto, qualunque sapore abbia avuto, è perfetto nella sua rielaborazione. Ma queste perfezioni sono anche e soprattutto "provvisorie" perchè dileguano molto in fretta e lasciano il protagonista spaesato. Uno spaesamento molto gradito, quasi ricercato.