Esistono argomenti su cui raramente si riflette. Non è però l'immensità dell'argomento che spaventa bensì la difficoltà, i superficiali direbbero l'inutilità, ad esprimere un personale punto di vista su questioni particolarmente importanti. Si pecca, a volte, di mediocrità.
E' questa però un sfida che andrebbe accettata. Leggere libri di filosofia e poi rivolgere a se stessi le domande fondamentali:
cosa penso di Dio?
Sono in grado di dire che cosa è giusto e che cosa è sbagliato?
Mi rendo conto che parlare di uguaglianza e di libertà significa parlare di politica?
Come mi rapporto con il mondo che mi circonda, lo vivo oppure lo subisco?
La scienza e la mente mi respingono impenetrabili oppure mi attraggono come vortici?
Ho bisogno dell'arte per vivere, per sopravvivere e per gioire di eternità?
Gran parte di ciò che siamo deriva proprio da ciò che pensiamo e da come pensiamo. Per tale motivo dobbiamo sempre essere pronti a scegliere oppure essere pronti a creare, sconsiderati, una nuova via anche laddove sembrava impossibile.