Il disordine è la spontaneità dell'esistenza, è la maggiore probabilità.
"...la perdita di identità e di ordine a favore dell'indifferenziazione e del disordine e la tendenza dell'energia alla degradazione sono differenti aspetti di un unico 'stile' della natura. A questa tendenza verso il disordine, verso la degradazione e verso la forma più probabile diamo il nome di entropia".
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pag. 15)
Movimenti spontanei verso il disordine, forze contrarie, immani o infinitamente piccole dinamiche di scontro per l'equilibrio finale.
"La fotosintesi si rivela dunque come il processo che, catturando energia solare e diminuendo l'entropia del Pianeta, costruisce la strada maestra dell'evoluzione biologica."
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pag. 21)
La vita come disordine differenziato in movimento. Nella scatola dell'universo si agita la perfezione.
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pagg. 31-32)
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pag. 36)
Gli esseri umani, ai primordi, erano energia indifferente e sono diventati, ai giorni nostri, energia dirompente. Il presente ed il futuro ci vedono come salvatori o assassini e non possiamo più nasconderci o trastullarci nella beata indifferenza del puntino nell'universo. L'individuo, nella sua dimensione egocentrica, ha compiuto un intero ciclo ed ora si appresta a lasciare la scena all'umanità. Nulla è però scritto e tutto ancora può accadere.
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pagg. 41-42)
Se variabili infinite intervengono ed interverranno a condizionare la vita, soltanto un amore altrettanto infinito e diffuso per l'intera umanità potrà governarle. O almeno cercare di governarle.
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pag. 62)
L'incontro e lo scontro della nostra volontà con l'esistenza non ha più solo effetti nel nostro piccolo mondo ma ha effetti sull'intero pianeta. Siamo parte di una più vasta umanità, la cui potenza ed energia sono cresciute a dismisura, contribuendo ad immani cambiamenti anche se, ancora oggi, fingiamo di avere, nel mondo, l'impatto di una farfalla.
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pag. 95)
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pagg. 103-104)
Se la vita non consente l'esperimento riproducibile, se andare avanti a tentoni significa continuare a causare danni irreversibili, per non continuare a sbagliare è forse giunto il momento di fermarsi.
"Il tempo della nostra tecnologia non coincide con il tempo della natura!"
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pagg. 130-131)
Fermarsi per fermare il tempo del danno, fermarsi per comprendere ciò che di straordinario ancora possediamo al fine di conservarlo e proteggerlo nel mentre lo viviamo. Noi siamo nel tempo. Il pianeta è nel tempo. La tecnologia, fine a se stessa, è fuori dal tempo. Dobbiamo fermare il tempo per incastrare la sola tecnologia che conserva e protegge.
Dobbiamo scegliere di non lasciare solo al caso il nostro destino. La scelta responsabile è la vera energia del futuro.
"Sognare vuol dire non smarrire 'la ricordanza di ogni atto compiuto' di cui parlava Marsh: non significa dunque rincorrere irresponsabilmente utopie a buon mercato, ma assumerci le nostre responsabilità di abitatori del tempo."
(Enzo Tiezzi, Fermare il tempo, Raffaello Cortina Editore, Azzate (VA) 1996, pag. 150)