Porta via da me la debolezza, raschia dal mio viso l'espressione ingenua e brucia fiori dentro di me. Dea Voragine scava nel gelso libertà fragile gioco di sgomento e mimica. Elide immobile saziami il cuore. Elide il tuo corpo non ti appartiene. L'esile amante cela il rifiuto tra le labbra divorate da un'altra. Dea Voragine elimina dai miei occhi le tracce del vivere senza di me. Elide immobile saziami il cuore. Elide il tuo corpo non ti appartiene.