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La riduzione, che operò Bentham, della morale ad aritmetica del piacere rispondeva perfettamente alle leggi interne della nascente società industriale, che richiedeva di spazzare via le remore della vecchia morale, intrisa di pregiudizi religiosi, per sostituirla con i principi dell'utilità. Il fine della società non è, per Bentham, la crescita della libertà, ma la crescita della felicità, e non sempre la libertà è necessaria alla felicità.

Da questa ideologia nasce il progetto di una nuova forma di prigione, il panopticon  (termine, derivato dal greco, che significa un edificio in cui è possibile vedere tutto da un solo centro visuale),in cui il carceriere, seduto al centro, può vedere, restando al suo posto, tutte le celle, disposte a cerchio e, dentro le celle, i detenuti, senza che questi possano vedere lui . "In una parola, penso che si potrebbe applicare, senza nessuna eccezione, in tutti gli edifici dove un certo numero di persone devono essere tenute sotto controllo in uno spazio non troppo vasto da coprire o dominare con altri   edifici . Poco importa se lo scopo dell'edificio è diverso o anche opposto: sia che si tratti di punire i criminali incalliti, sorvegliare i pazzi, riformare i viziosi, isolare i sospetti, impiegare gli oziosi, mantenere gli indigenti, guarire i malati, istruire quelli che vogliono entrare nei vari settori dell'industria, o fornire l'istruzione alle future generazioni : in una parola sia che si tratti delle prigioni a vita, nella camera della morte, o di prigioni d'isolamento prima del processo, o penitenziari, o case di correzione, o  case di lavoro, o  fabbriche, o  manicomi, o  ospedali, o  scuole . E' ovvio che, in tutti questi esempi, lo scopo dell'edificio sarà tanto più perfettamente raggiunto se gli individui che devono essere controllati saranno il più assiduamente possibile sotto gli occhi delle persone che devono controllarli . L'ideale, se questo è lo scopo da raggiungere, esigerebbe che ogni individuo fosse in ogni istante in questa condizione . Essendo questo impossibile, il meglio che si possa auspicare è che in ogni istante, avendo motivo di credersi sorvegliato, e non avendo i mezzi  di assicurarsi il contrario, creda di esserlo"(4). Bentham ha fiducia nella potenza di un controllo di tutti gli istanti, di un controllo del corpo e della mente che non possono sfuggire all'influenza di un ambiente completamente condizionato. Rinchiudere per rieducare, è questa l'esigenza di fondo del potere che vuole dominare gli individui nel corpo e nella coscienza . Il filo, quindi, che unisce la disciplina delle prigioni a quella dell'esercito, la disciplina delle officine a quella degli ospedali è la molteplicità delle tecniche di assoggettamento dei corpi da parte del potere e la manipolazione delle coscienze(5).

"Ciò che è anche importante è che per una porzione di tempo la più lunga possibile, ogni uomo sia realmente sotto sorveglianza . Ne deriva che in  tutte le applicazioni del principio, l'ispettore può avere la sicurezza che la disciplina ha realmente l'effetto che gli ha assegnato"(6) . Uno dei principi conduttori della casa d'ispezione è l'intera visibilità dei corpi, degli individui, delle cose, sotto uno sguardo centralizzato: si divide lo spazio e al tempo stesso lo si lascia aperto per assicurare una sorveglianza che sia insieme globale e individualizzata ."Colui che è sottoposto ad un campo di visibilità, e che lo sa, prende a proprio conto le costrizioni del potere; le fa giocare spontaneamente su se stesso; inscrive in se stesso il rapporto di potere nel quale gioca simultaneamente i due ruoli, diviene il principio del proprio assoggettamento"(7) . La formula benthamiana riassume bene la riforma spaziale delle prigioni nella sua globalità : aprire i luoghi chiusi della detenzione medievale, gli antri oscuri degli antichi spazi penitenziari alla luce, elemento naturale vivificante, per una rigenerazione totale del corpo e dell'anima . Secondo l'interpretazione di Foucault, è come se si invertisse il principio della segreta : la piena luce e lo sguardo di un sorvegliante captano meglio dell'ombra che, in ultima analisi, proteggeva . E' la "trappola della visibilità" .

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